domenica 30 dicembre 2018

La magia senza tempo del Teatro





È l'alba di una mattina di febbraio alla Barriera d'Enfer a Parigi . Nevica , fa freddo , Mimì entra in scena in cerca di Rodolfo per l'ennesima volta sparito durante la notte . I doganieri controllano i primi che giungono in città, contadini venuti a vendere polli e ova , lattivendole , spazzini. Per contrasto si sentono canti dal Cabaré e Musetta che intona “se nel bicchiere sta il piacer, in giovin bocca sta l'amor”, ricordo del suo seducente valzer “quando men vo” con cui ha riconquistato Marcello nel secondo atto.
 Basterebbe questo geniale inizio del terzo atto de “La Bohème” di Giacomo Puccini ad incantare ed attirare il pubblico all'opera e nei teatri.
 La sovrapposizione di scene costumi musica poesia mette in moto contemporaneamente sensi distinti e ti coinvolge immediatamente immergendoti in una vorticosa danza di emozioni e ricordi, immedesimandoti nei drammi così veri e umani.
 È come un film , ma ad ogni spettacolo tutto questo viene ricreato in quel preciso istante da artisti fuori e dietro il palcoscenico .
 Perché , naturalmente , al di là dei protagonisti visibili che sono il direttore, i cantanti, l'orchestra, il coro, i ballerini, i mimi , le comparse, si nasconde un alveare operoso che produce il miracolo ogni volta.
 La sarta ricuce in quinta un bottone perso sulla scena dal baritono e agevola il cambio costume , un parrucchiere e un truccatore sistemano il look del soprano , un attrezzista passa al tenore un giornale o una pipa con cui deve entrare in scena . Ecco in fondo a destra si raggruppa il coro attorno al maestro per intonare un interno mentre dall'altra parte i portastrumenti allestiscono leggii , luci , sedie , riporti per l'interno della banda diretto dal direttore musicale di palcoscenico . I maestri collaboratori seguono i cantanti , suggeriscono qualche parola , comandano i movimenti , entrate e tecnici dei macchinisti se fatti in musica ,  il direttore di scena coordina il tutto , detta i tempi , gli intervalli , cura gli applausi , i cambi scena . Se un cantante non si ricorda le azioni arriva l’assistente alla regia in aiuto . Nel video iniziale per esempio la neve che scende è creata da un sacco forato e continuamente mosso dal ballatoio dai macchinisti , e dura tutto l’intero atto.
 Per non parlare di tutto il settore luci capaci di rendere ogni ambientazione unica e incredibile con giochi di sfumature proiezioni prospettive , dilatando le dimensioni visive e inventando effetti speciali .


 Tutto questo e molto altro si nasconde dietro uno spettacolo d’opera , che è vita.
Storie di vita rivissuta ogni volta , che ti fa piangere alla morte di Mimì e ti fa uscire dal teatro diverso da come sei entrato , che muove qualcosa nelle viscere e forse aiuta ad essere migliore anche te , spettatore.


I video son ripresi nell'allestimento de
 "La Bohème" di Giacomo Puccini al Teatro Filarmonico di Verona in scena in questi giorni.
 https://www.arena.it/files/filarmonico/mediagallery/boheme/manifesto-locandina-boheme.pdf

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