Cosa fai quando senti un magma che ribolle dentro che vuole manifestarsi ? Emozioni contrastanti che devono essere espresse, ma non a parole ?
Suoni!
Ma cosa suoni ?
Cosa meglio rappresenta questo groviglio irrisolto fatto di ardori giovanili carichi di sogni alternati a febbrili irruenze inappagate?
Non c'è nessun compositore che meglio dipinge questi stati d'animo .
É lui , Robert Schumann , il romanticissimo ed inquieto visionario.
"Aufschwung" fa parte dei Fantasiestücke op. 12 e come dice il titolo è davvero uno slancio, una richiesta , un salto nell'ignoto.
https://youtu.be/mAvpwx0Hpo4
I temi che si alternano in questo quadro onirico sono tre.
Il tutto inizia con un travolgente moto, quasi una domanda al creato sul significato della tua esistenza, una domanda a voce alta, che richiede un immediato riscontro.
Segue un periodo più pacato, se pur infiammato da ritmo a sestine ma con meno urgenza . I dialoghi proseguono tra le voci, sempre anelanti qualcosa di irraggiungibile e inconoscibile.
Ritorna instancabile il tema iniziale che ripropone e rilancia la sua richiesta oltretutto 2 toni sopra.
Stavolta finalmente il tutto si stempera in un oasi di apparente pace, una frase spiegata lunga e rasserenante per qualche battuta, a tratti quasi scherzosa, ci fa tirare un sospiro di sollievo, ma sta già ribollendo ai toni gravi un ritorno della inquieta invocazione iniziale. Prima un accenno, due tre note staccate , ma poi più veemente e irruente che mai , rinforzato e appesantito. Da qui al termine lo stesso dialogo fluttuante già sentito , ma una quarta sotto , per concludere con l'ultimo ennesimo interrogativo drasticamente tacitato.
Meravigliosa trasposizione sonora di
umane inquietudini.
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