Ho suonato qualcosa di Debussy in passato ma mai affrontato Ravel, essendo sempre stata molto legata al romanticismo tedesco.
Avevo forse paura di qualcosa molto lontano da me.
Invece.... Niente di più falso.
Iniziare a metter le mani su questo pezzo meraviglioso è inebriante. Le sonorità aeree, leggere, ti avvolgono subito in sensazioni profumate. Ti senti trasportato altrove , o per meglio dire all'interno di te stesso e delle emozioni.
Il primo movimento, Moderé, suscita un malinconico senso di vuoto, di mancanza, di lontananza, quasi guardare un paesaggio da dietro un vetro, veder la vita scorrere lentamente e non poterla abbracciare. Ma non è drammatico. Qua non c'è il dramma, ma una dolce rassegnazione quasi indolore.
https://youtu.be/LZEwSiNrkEQ
Il Menuet è un gioiello. Un prezioso scrigno notturno che ricorda arcaiche melodie fluttuanti , danze dimenticate rivestite di nuovi colori che talvolta sbocciano in inaspettati giardini fragranti e variopinti.
https://.be/3D5kZ2Re7Sg
Incredibile la forza dirompente dall'ultimo movimento, Anime'. Sembra di intraprendere un viaggio, partire per chissà che volo dell'anima, inaspettato.
Ad un certo punto mi ricorda quasi una musica da film, una scena di addio alla stazione , neppure il tempo di un abbraccio e via di corsa , incespicando magari tra la folla inconsapevole.
https://youtu.be/N2kMe1FGqyc
Ecco, il numero di emozioni, di visioni, di 'impressioni' appunto suscitato da queste note è illimitato.
Come leggendo un romanzo , segui la trama che tu stesso ogni volta ricrei , e mescoli le tue alle visioni del compositore, ed è magia.
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