domenica 2 febbraio 2020

Il miracolo "Aurora"



Aurora, questo il titolo dato alla sonata in do maggiore op. 53 Waldstein.
Non poteva essere più azzeccato.
Energia pura pervade i suoi quasi 25 minuti, una nuova alba di sonorità timbriche che sfruttano tutte le potenzialità del pianoforte moderno.
E pensare che il testamento di Heiligenstadt era già scritto (1802) e Beethoven condannato alla più grave delle infermità per lo sviluppo della sua arte, la sordità.
Eppure la vitalità che trasmette è dilagante.
Il primo tema dell' Allegro con brio parte con accordi ribattuti nel registro grave, come dice Casella "sonorità che appartengono più al rumore che alla musica", un magma indefinito da cui talvolta spunta un barlume acuto come eco.
Il secondo tema invece sempre in accordi, ma lirico, corale, legato ed espressivo. Incessantemente si susseguono scale, arpeggi, terzine, ottave.
Lo sviluppo prima elabora brevi guizzi sonori, poi ripropone in vari giri armonici faticosi accordi spezzati discendenti. Oltre alla difficoltà tecnica oggettiva l'obiettivo è sublimare il tutto e renderlo espressività musicale.

https://youtu.be/v4l2Tqkpri0

L' Adagio molto ci riporta all'interno, è una meditatazione profonda, uno degli accorati appelli beethoveniani della nostra anima alla ricerca di Dio.

https://youtu.be/rKRLZIGC3gk

Non c'è attesa, alla fine dell'Adagio su una corona di dominante riparte il Rondò. 
Un puro tema in do maggiore sarà ripresentato e variato 3 volte, con agilità virtuosistiche e sonorità ampie. Spesso Beethoven segna l'uso del pedale lungo varie battute e suggerisce timbri che aprono la strada a ben più ardite avanguardie sonore.
Sfocia infine in un Prestissimo , una cascata impetuosa di note, che tra ultimi arpeggi e ottave in velocità sublima il nostro tema sopra un trillo continuo, il tutto alla mano destra.

https://youtu.be/VK9Sdv0Nwkc

Non credo esista una sonata più ricca di entusiasmo, giovanile energia, positività.
Sprigiona freschezza e vitalità. Gioisco quando la sento vibrare sotto le dita e mi carico della sua pura e pulsante forza travolgente.
Grazie Beethoven !


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